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Cappadocia e Istanbul a Pasqua

Ritrovo con l’accompagnatore e il resto del gruppo a Milano Malpensa. Con un volo di linea Turkish Airlines raggiungiamo Kayseri con scalo a Istanbul. Al nostro arrivo, un transfer privato ci porta direttamente in hotel a Cavusin. Benvenuti in Cappadocia! L’insediamento di Cavusin risale all’epoca bizantina, era un importante centro religioso ricco di chiese e monasteri. La città è famosa per le sue antiche abitazioni scavate nella roccia vulcanica creando un’architettura davvero unica. Pernottamento a Cavusin per tutta la nostra permanenza in Cappadocia.

Iniziamo una ricca giornata di escursioni a piedi e visite culturali. Oggi ci aspettano infatti due meravigliose camminate.

La prima, prevista al mattino, in 2-3 ore ci porta dalla Valle di Pancarlik a Ortahisar per un totale di 6 km con 150 metri in salita e 80 metri in discesa. Partiamo alla scoperta delle valli di Uzengi e Pancarlik: una volta arrivati iniziamo un piacevole trekking su un altopiano che offre una magnifica vista sulla Valle di Uzengi. Ci attende poi l’ingresso nella Valle di Pancarlik per ammirare i famosi coni e camini delle fate che decorano il nostro cammino. Qui visitiamo le chiese di Kepez, Sarica e Pancarlik per la loro interessante architettura. Raggiungiamo infine, dopo circa due ore e mezza di piacevole cammino, la città rupestre di Ortahisar, famosa per la cordialità dei suoi abitanti, le pittoresche case in pietra, le strette strade e le graziose chiese. Ortahisar prende il nome dal suo castello, simbolo di questo antico villaggio.

Dopo pranzo (al sacco o in ristorante) continuiamo la nostra passeggiata da Ortahisar a Ibrahimpasha per circa altri cinque chilometri: ci aspettano 1-2 ore di facile cammino, con 110 metri di salita e 40 metri di discesa. Attraversiamo una splendida valle panoramica con formazioni geologiche sorprendenti verso il villaggio di Ibrahimpasha, dove lo storico ponte in pietra e le originali case greche in pietra attirano la nostra attenzione. Qui ci prendiamo del tempo per goderci l’atmosfera autentica e assaggiare un’originale tazza di tè o caffè turco, prima di tornare al nostro alloggio a Cavusin.

Ci spostiamo nella verde valle di Zemi dove parte la nostra camminata verso Uchisar via Gorkundere. Ci aspettano circa 7-8 km in 3-4 ore di cammino. Iniziamo l’escursione tra le rocce vulcaniche erose dal vento e le bellissime formazioni geologiche. Davanti a noi le grotte nelle ripide pareti rocciose e gli alti pioppi. Al termine della valle c’è la possibilità di visitare la chiesa rupestre di El Nazar, scavata all’interno di un “camino di fata”. Proseguiamo la nostra escursione attraversando la valle di Gorkundere, conosciuta come una delle valli dell’amore per le incredibili forme dei camini che rendono il paesaggio magico. Il sentiero che seguiamo ci porta fino al punto panoramico dove ammirare Goreme, la città di pietra, dall’alto. Da Goreme continuiamo la nostra esplorazione a piedi attraversando la Pigeon Valley, la Valle dei Piccioni, con viste spettacolari sulle pareti rocciose e le grotte, passando per alcuni tunnel scavati nella roccia. Raggiungiamo il villaggio di Uchisar, uno dei villaggi più affascinati della Cappadocia, completamente scavato nella roccia: un grande picco di tufo con tante aperture utilizzate dagli antichi Ittiti come rifugio, così come dai Bizantini. Si possono ancora vedere stanze scavate nella roccia e collegate tra loro da tunnel e scale. In cima alla montagna si erge la fortezza, dalla quale si può godere un magnifico panorama della zona circostante.

Dopo la sosta pranzo, e la visita alla fortezza di Uchisar, ci aspettano altre 2 ore di cammino per 6 km circa. Iniziamo camminando tra le strette e pittoresche strade del villaggio fino alla Valle di Akvadi, che segue il letto di un fiume, e oggi famosa per la coltivazione dei vigneti. Al termine della valle ci attende il nostro autobus per riportarci a Cavusin.

Dopo colazione ci dirigiamo con il nostro bus privato verso Ihlara: durante il tragitto ci fermiamo a visitare l’incredibile città sotterranea di Kaymakli, scavata completamente a mano. La città si trova a una profondità di circa 65 metri e solo il 5% è visitabile. Tra stretti cunicoli, stalle, cantine, magazzini, refettori e chiese si arriva ad una grande sala con volta a botte che serviva come scuola missionaria. Dopo la visita proseguiamo fino alla famosa Valle di Ihlara, un canyon con centinaia di stanze e chiese scavate nella roccia, dove inizia la nostra escursione a piedi. Questa valle si è rivelata un luogo ideale per i monaci dove praticare il loro culto in isolamento, oltre a fornire in passato un rifugio sicuro e un luogo di difesa per per le persone. Anche qui le abitazioni sono collegate da gallerie e corridoi. Le decorazioni delle chiese risalgono al periodo compreso tra il VI e il XIII secolo. Raggiungiamo a piedi il villaggio di Belisirma dove ci fermiamo per la sosta pranzo. Dedichiamo parte del pomeriggio alla visita del famoso monastero di Selime, interamente scavato nella roccia e il più grande della Cappadocia. Una visita a questo complesso di edifici su un ripido pendio di montagna è un must della regione.

Se ci resta tempo a disposizione possiamo visitare i camini delle fate, vicino al monastero, per poi rientrare con il nostro mezzo privato in hotel.

Questa mattina raggiungiamo il museo a cielo aperto di Goreme, patrimonio UNESCO, in una delle valli più belle della Cappadocia. Qui si trovano chiese rupestri e monasteri scavati nella morbida roccia, alcuni decorati da affreschi. Continuiamo la nostra escursione attraversando la zona di Meskendir e della Valle Rossa: un’altra bellissima valle della Cappadocia con formazioni e colori spettacolari, piena di antiche case-grotta, complessi e chiese nascoste dell’antica civiltà cristiana. Anche se non è certo, la convinzione comune è che la maggior parte delle chiese e dei complessi scavati nella parete rocciosa risalgano all’VIII e IX secolo e che i rilievi decorativi e gli affreschi siano stati aggiunti nel X e XI secolo.
Concludiamo la giornata con una visita ad Avanos, la cui caratteristica storica più famosa, ancora oggi attuale e ben visibile, è la produzione di vasi in terracotta. È anche l’attività economica più importante della città. Il commercio di ceramica in questo distretto e le sue innumerevoli fabbriche ad essa legata risalgono agli Ittiti. Ci prendiamo del tempo per visitare uno studio di ceramica e provare a modellarla da soli.

Dopo colazione trasferimento all’aeroporto di Kayseri per prendere un volo interno per Istanbul. Dopo l’arrivo a Istanbul, incontro con il nostro bus privato che ci porta nella penisola storica, nota come Sultanahmet, dove si trova il nostro hotel. Nel pomeriggio ci prendiamo del tempo per visitare la Moschea Blu (Moschea del Sultano Ahmed), costruita tra il 1609 e il 1616. Il progetto è il culmine di due secoli di sviluppo della moschea ottomana e della chiesa bizantina: incorpora alcuni elementi bizantini della vicina Santa Sofia con l’architettura islamica tradizionale ed è considerata l’ultima grande moschea del periodo classico. Dalla Moschea Blu ci dirigiamo verso la famosa chiesa di Santa Sofia, considerata uno dei monumenti più importanti del mondo, un capolavoro ed esempio di grande bellezza architettonica. Costruita come basilica patriarcale ortodossa, poi trasformata in moschea e infine convertita in museo. A seconda del tempo a disposizione, l’ultima tappa della giornata ci porta al famoso bazar coperto di Kapali Carsi, uno dei mercati coperti più grandi e più antichi del mondo, con 61 strade coperte e oltre 3.000 negozi che attirano tra i 250.000 e i 400.000 visitatori al giorno. Il bazar fu fondato dal sultano Fatih Mehmet, dopo la conquista di Costantinopoli. Oggi è un importante centro commerciale per gioielli, ceramiche dipinte a mano, tappeti, ricami, spezie e negozi di antiquariato. Concludiamo la giornata con una tradizionale tazza di tè turco, noto come cay, e poi rientriamo in hotel.

Al mattino prendiamo il traghetto da Eminonu/Sirkeci a Kadikoy, sul lato asiatico. Kadikoy è un quartiere commerciale molto frequentato, con un’ampia varietà di atmosfere e stili architettonici e con molte stradine piene di caffè e ristoranti. L’area del mercato è perlopiù chiusa al traffico e contiene un’ampia varietà di ristoranti e pasticcerie tradizionali turche, enoteche e bar (pub) con musica jazz e folk. Dopo aver visitato Kadikoy, torniamo sul lato europeo e proseguiamo verso il quartiere di Balat. Ci prendiamo del tempo per passeggiare nel bellissimo quartiere e visitare il Patriarcato greco-ortodosso di Fener, centro spirituale del mondo greco-ortodosso dal 1600 circa. Ufficialmente sede del Patriarcato di Costantinopoli, è conosciuto localmente come Fener Rum Patrikhanesi (Patriarca greco di Fener), potrebbe essere considerato il Vaticano della chiesa ortodossa orientale. La settecentesca Aya Yorgi Kilisesi, che sorge nel suo parco, attira pullman di pellegrini dalla Grecia per la messa domenicale, soprattutto nel periodo pasquale. Nel tardo pomeriggio torniamo indietro verso Eminonu. Nel tardo pomeriggio visitiamo il bazar delle spezie, il secondo complesso commerciale coperto più grande dopo il Gran Bazar. Conta un totale di 85 negozi che vendono spezie, delizie dolci turche, gioielli, souvenir, frutta secca e noci. Il bazar era (ed è tuttora) il centro del commercio delle spezie a Istanbul. Ci prendiamo del tempo per visitare anche la Moschea di Rustem Pasha. Tempo permettendo ci spostiamo fino alla Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnici), la più grande delle centinaia di antiche cisterne che si trovano sotto la città di Istanbul.

La Cisterna Basilica, conosciuta anche come Palazzo Sommerso, è una delle cisterne più importanti di Istanbul. Le cisterne erano grandi depositi d’acqua costruiti affinché la città avesse delle riserve d’acqua in caso di assedio. I testi antichi indicano che la basilica conteneva dei giardini, circondati da un colonnato e rivolti verso la Basilica di Santa Sofia. Rientro in hotel per il nostro ultimo pernottamento, salutando la nostra guida locale che fino a oggi è rimasta sempre con noi.

Mattinata libera per le ultime ore a Istanbul. Consigliamo naturalmente un po’ di shopping o una bella passeggiata fino al quartiere di Karaköy, un’affascinante zona vicino al porto fatta di bar originali e atelier di giovani artisti che si integrano con gli antichi edifici ottomani. Subito dopo il pranzo libero ci ritroviamo tutti insieme per il trasferimento in aeroporto dove ci attende il nostro volo di rientro in Italia. Arrivederci Turchia!