Trekking
Azzorre, i sentieri di São Miguel e Pico

Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa e partenza per l’isola di São Miguel, con scalo a Lisbona. São Miguel è l’isola più grande isola delle Azzorre, caratterizzata da una grande varietà di paesaggi con bellissimi laghi e paesaggi vulcanici che lasciano davvero senza parole, colline, pianure e spiagge. All’arrivo, transfer privato in hotel in centro a Ponta Delgada. Cena in hotel e pernottamento.

Iniziamo l’esplorazione di São Miguel con il trekking lungo uno dei laghi più belli: il lago Fogo. È un’esperienza completa, ricca di paesaggi, storia e natura in una delle località più incontaminate dell’isola. Il percorso inizia vicino alla spiaggia di Agua d’Alto per raggiungere Lagoa do Fogo attraversando una grande varietà di vegetazione autoctona ed endemica, offrendoci l’opportunità di ammirare il lago da una prospettiva meno frequentata ma altrettanto meravigliosa. Scopriamo insieme alla nostra guida locale la storia delle sorgenti d’acqua e le antiche rovine della fabbrica di lino che produceva materiali e tessuti. Facciamo sosta con pranzo al sacco sulla riva del lago, godendo del suo paesaggio e dell’acqua cristallina della caldera. La passeggiata è lunga circa 11 km e potrebbe essere piuttosto impegnativa con i suoi saliscendi per raggiungere il lago, ma lo sforzo vale la pena! Alla fine della giornata, tempo permettendo, si può fare una sosta alla spiaggia di Agua d’Alto o a Caloura per un po’ di relax. Rientro a Ponta Delgada nel pomeriggio, cena libera e pernottamento.

Solo per oggi lasciamo gli scarponi da trekking da parte per iniziare la giornata con una emozionante crociera di avvistamento cetacei! Ogni uscita per l’osservazione di balene e delfini è unica, non si può mai sapere quali specie si possono avvistare. Molti delfini e capodogli sono specie stanziali alle Azzorre e quindi presenti tutto l’anno. Nelle profonde acque blu dell’oceano si possono osservare anche uccelli, tartarughe marine e altri abitanti del mare. Prima della partenza i biologi marini fanno un briefing sulle specie che potreste vedere durante l’uscita. Ci parleranno anche delle regole di whale watching che dobbiamo rispettare quando ci avviciniamo a un cetaceo, per il benessere degli animali. Dopo il briefing, siamo pronti a partire per un’avventura in mare aperto: l’equipaggio ci avvertirà quando avvisterà qualcosa e ci darà alcune spiegazioni e dettagli sulla specie specifica. Ricordiamo che la natura non offre garanzie, qualche rara volta capita di non vedere nulla, ma l’esperienza di navigare nelle acque dell’oceano resta comunque un ricordo entusiasmante. Navighiamo in catamarano alla ricerca di vita acquatica per circa tre ore prima di tornare al porto.

Dopo il pranzo libero partiamo per un jeep tour alla scoperta dei famosi laghi di Sete Cidades. Ammiriamo finalmente in prima persona la bellezza dei famosi laghi gemelli che sono una tappa obbligata della visita all’isola di São Miguel. In realtà scopriremo che si tratta di un unico lago… e bicolore! Il ponte che li attraversa ci fa credere che siano due laghi separati, invece è uno unico. Il lago si è formato nel cratere di un vulcano dormiente, in una caldera che risale a 36.000 anni fa.

Rientro a Ponta Delgada, cena libera e pernottamento.

Dedichiamo la mattina a un trekking circolare che inizia vicino alle Caldeiras di Ribeira Grande, un percorso abbastanza facile di circa 4 chilometri con qualche saliscendi. Lungo il cammino la guida locale fornirà informazioni interessanti sulle risorse idriche dell’isola di São Miguel. Si tratta di una grande opportunità per stare a contatto con la natura e allo stesso tempo scoprire come essa si integri nella vita degli abitanti dell’isola. La prima parte del percorso è una discesa su un sentiero sterrato con una natura rigogliosa, fino a raggiungere la centrale idroelettrica di Salto do Cabrito. Qui possiamo ammirare la cascata di Salto do Cabrito per poi salire lungo una ripida scala di ferro e attraversare una passerella in metallo, circondati da una rigogliosa natura, che ci fa percorrere dall’alto un tratto del cammino e un ponte sospeso, un’incredibile e avventurosa esperienza! Dopo aver attraversato la centrale idroelettrica di Fajã do Redondo, un tempo molto importante per l’approvvigionamento di alcuni comuni dell’isola di São Miguel, torniamo al punto di partenza a Caldeiras da Ribeira Grande. Abbiamo ancora un po’ di tempo per una breve pausa prima di tornare a Ponta Delgada. Tempo libero nel pomeriggio per poi prendere il transfer che ci porta in aeroporto per il volo per l’isola di Pico. Raggiungiamo Pico, transfer in hotel, cena libera e pernottamento nella città principale di Madalena.

Iniziamo il primo trekking a Pico con un percorso che attraversa i paesaggi più diversi, inizia nell’altopiano centrale, a circa 830 metri di altitudine, e scende verso la costa settentrionale. Il sentiero parte all’interno della Riserva Naturale di Mistério da Prainha, con pascoli da un lato e una rigogliosa vegetazione endemica dall’altro, insieme a interessanti formazioni geologiche. Il cammino termina a Baía de Canas, con le cantine dove un tempo si produceva il vino Verdelho. I paesaggi che osserviamo lungo il percorso sono la conseguenza delle colate laviche della storica eruzione del 1562-64 (la più lunga eruzione nella storia delle Azzorre dopo l’insediamento umano). Passando accanto ad antichi coni vulcanici, pascoli e foreste, impariamo a conoscere la flora e la fauna locali. Ci fermiamo per la sosta pranzo al sacco nel Parco forestale di Prainha, scendiamo poi lungo l’ultimo tratto attraversando una fitta vegetazione e vigneti abbandonati fino a Baía das Canas, dove c’è la possibilità di concludere il pomeriggio con una breve sosta nella piccola spiaggia di sassi. Rientro a Madalena nel pomeriggio, resto del tempo libero, cena libera e pernottamento.

Nuovo giorno e nuovo trekking circolare intorno al villaggio di Calheta de Nesquim ed i suoi dintorni, per scoprire com’è e com’era la vita in campagna su una piccola isola in mezzo all’Atlantico. Ci spostiamo in pulmino a est di Madalena, nella zona più remota dell’isola, dove si trova questo tradizionale villaggio. È qui che nel 1876 fu fondata la prima compagnia baleniera ufficiale delle Azzorre. Oggi, fortunatamente, la caccia alle balene è vietata. Tuttavia questa antica attività è un’importante parte dell’identità della comunità locale. Iniziamo la nostra escursione nel piccolo porto di pescatori. Qui, ancora oggi, sono conservate alcune delle vecchie imbarcazioni baleniere che sono state restaurate e che a volte vengono utilizzate per regate a vela o a remi. Durante l’escursione passiamo accanto ad altri luoghi legati a questa antica attività, come una tradizionale vedetta per le balene, oggi utilizzata per l’osservazione di balene e delfini. Il percorso ci conduce lungo piscine naturali, antichi sentieri, case e giardini, boschi e campi agricoli. Torniamo a Madalena dalla costa meridionale con una sosta a Lajes do Pico. È considerata la capitale del patrimonio baleniero ed è qui che concludiamo la giornata con una visita al museo dei balenieri. Se preferiamo evitare il museo, possiamo anche rinfrescarci facendo una sosta lungo la costa per sentire con i nostri piedi le fresche acque dell’oceano. Rientro a Madalena, cena libera e pernottamento.

Il trekking di questa mattina si distingue per il suo valore paesaggistico e culturale. Dal 2011 fa parte di un’area di Paesaggio Protetto per la Cultura della Vigna ed è uno dei sentieri più emblematici dell’isola. Include infatti una grande area viticola attiva, dove i muri a secco che delimitano i campi sono in perfetto stato di conservazione. Questo percorso circolare inizia e termina nel centro di Madalena ed è Classificato come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. È un percorso particolarmente ricco di elementi legati alla cultura del vino come le “rola-pipas” (rampe in riva al mare per il trasporto delle botti di vino fino alle imbarcazioni), le “relheiras” (segni causati dal costante passaggio dei carri trainati dai buoi), le case-rifugio e le cantine. Oggi scopriamo cosa rende così speciale la cultura del vino di Pico e come si è creato questo paesaggio unico. In effetti, le pareti di pietra vulcanica e la fresca brezza salmastra rendono questa zona molto particolare e il vino davvero speciale: le condizioni dei vigneti sono davvero uniche e danno vita a un vino che si può trovare solo qui. Camminando su un antico campo di lava risalente a 1.500 anni fa. Pranzo e pomeriggi liberi a Madalena, nel tardo pomeriggio ci attende il volo di rientro a Sao Miguel dove trascorriamo gli ultimi giorni di vacanza. Transfer dall’aeroporto all’hotel, cena libera e pernottamento.

Partiamo in bus alla scoperta della località di Furnas, lasciamo gli scarponi in albergo e godiamoci la visita tra le particolari fumarole solforose e l’attività geotermica di questa località. Iniziamo però prima con una sosta alla fabbrica di tè locale Gorreana, l’unica piantagione di tè d’Europa dove impariamo il processo di lavorazione e ci attende una piccola degustazione (c’è anche un piccolo negozio che vende tè), prima di raggiungere il punto panoramico su Furnas: Pico do Ferro. Proseguiamo fino a  Furnas per visitare le famose fumarole e assaggiare le acque minerali dalle diverse sorgenti che sgorgano nel villaggio. Passiamo per il lago e infine il ristorante locale dove ci attende il tipico pranzo a base di “Cozido”, uno dei piatti più emblematici delle Azzorre. Si tratta di un mix di verdure e/o carni regionali cucinate esclusivamente grazie al vapore cocente che esce dalla Terra, ci vogliono cinque/sei ore per essere cotto a puntino! Dopo pranzo, visitiamo il centenario giardino botanico Terra Nostra, famoso per la sua straordinaria collezione di piante autoctone ed altre provenienti da altre parti del mondo adattate alle condizioni climatiche locali. Al termine della visita, siamo invitati a fare un tuffo in una piscina di acqua calda ricca di ferro con una temperatura di 35-40°C, un’esperienza molto rilassante. Rientro a Ponta Delgada, cena libera e pernottamento.

Ultimo trekking, dedicato al complesso vulcanico di Sete Cidades seguendo un percorso diverso, meno turistico e più autentico. I paesaggi sono incredibili, con laghi nascosti, sorgenti d’acqua e una vegetazione endemica. Raggiungiamo il punto più alto di Sete Cidades: Pico das Éguas. Questo percorso circolare inizia a Muro do Carvão, dove la guida ci illustra i luoghi di interesse che visitiamo durante la giornata. Passando per la Serra Devassa abbiamo la possibilità di osservare tanti piccoli laghi: Lagoa do Caldeirão, Pico das Éguas, Lagoa das Éguas e Lagoa do Canário. Dopo il pranzo al sacco procediamo: avete già sentito parlare del punto panoramico della Grota do Inferno? È uno dei luoghi più famosi dell’isola di São Miguel. Una sosta qui meritata e proseguiamo lungo le sorgenti del Canario per raggiungere nuovamente la Serra Devassa. Seguendo un percorso diverso, possiamo avvistare un altro lago, Lagoa Rasa, ed entrare nella zona di Lagoa das Empadadas per tornare infine al punto di partenza. Rientro a Ponta Delgada, cena libera e pernottamento.

È arrivato il momento di salutare questo magnifico arcipelago: sveglia molto presto per il volo di rientro in Italia, con scalo a Lisbona. Arrivederci Portogallo!